Non si riesce più a pensare a niente: tutto è importante solo se coinvolge l’altro. Forse sono questi i primi “sintomi” dell’innamoramento, che colpisce tutti nella vita, prima o poi. Spesso risulta difficile raccontarlo o “spiegarlo”, perché è un evento imprevisto e imprevedibile. Comporta il sentirsi completamente presi da un’altra persona ed eccitati al solo pensiero di starle accanto. Tutti i sensi sono coinvolti: ci si sente più vivi, energici, colmi di forza ed entusiasmo. All’improvviso diventa una priorità preoccuparsi per l’altro, che, quando si è innamorati, diventa quasi l’unico pensiero, capace di farci entrare in un vortice di emozioni dalle quali ci sentiamo completamente travolti. Vengono a galla e diventano evidenti una gamma di sentimenti spesso sopiti come la passione ma anche gelosia, che possono rendere la nostra vita meravigliosa ma anche più complicata, se non addirittura infelice quando diventano un’ossessione

L’evoluzione del rapporto

L’altro è visto come ciò che ci piace, che desideriamo e la sua immagine in noi non è reale o “solo” concreta, poiché ne costruiamo un’altra, ben più complessa, che travalica l’aspetto esteriore. L’innamoramento di solito è breve: in seguito il sentimento matura per trasformarsi in una relazione stabile o comunque riconosciuta da entrambi i partner. Ciò che aveva acceso il rapporto si trasforma nei modi e nei significati e spesso l’enfasi degli inizi tende a svanire.

Quando è un segreto

Innamorarsi non vuol dire per forza avere una relazione. Negli adolescenti innamorarsi significa sentire il cuore che pulsa per il cantante o per l’attore preferito, per una foto rubata al compagno di scuola che si nasconde come una reliquia e che intenerisce solo a guardarla. L’innamoramento è anche questo perché è fuori da ogni logica. L’innamoramento però non è tipico solo degli adolescenti, ma anche degli adulti e degli anziani e non ci sono limiti di età per sentire una forte emozione per qualcuno che ci piace. È un sentimento che coinvolge la sfera personale e si rischia di ricominciare ogni volta. Non si smette di pensare all’altra persona e c’è un desiderio costante di starle accanto. Si fanno follie, si ha la sensazione di essere invincibili e cresce la voglia di stupire. Piccole esperienze condivise diventano straordinarie: la voglia di intimità è forte, passionale e romantica.

I cambiamenti nel corpo e nell’umore

Anche il corpo reagisce a questa destabilizzazione psicologica temporanea, è infatti un momento magico. Appena siamo vicini alla persona amata il cuore batte all’impazzata, la respirazione è alterata, la sudorazione eccessiva. Si vive la sensazione delle tanto citate “farfalle nello stomaco” e la testa sembra vuota o in preda alle vertigini. L’appetito di solito cala, senza altri motivi e gli attacchi di fame spariscono: siamo troppo impegnati a pensare e a compiacere l’altro per stare davanti alle serie tv. L’amore ci aiuta spesso a ritrovare il nostro splendore: la voglia di fare sport, migliorarci, truccarci, vestirci con attenzione, in sintesi di prenderci cura di noi stessi.
Anche la pelle sembra, e in effetti è, più luminosa. Innamorarsi stimola la produzione di ossitocina, un ormone che rilascia a sua volta un altro ormone, la DHEA, che contribuisce a contrastare l’invecchiamento, favorendo il rinnovamento cellulare, e aiuta anche a ridurre lo stress. Anche se quando siamo innamorati sembriamo costantemente con la testa tra le nuvole, in realtà l’amore rende il nostro cervello più attivo e produttivo aumentando creatività e memoria. E poi l’energia: l’amore ci rende intraprendenti, più forti e motivati, facendoci sentire capaci di poter fare tutto.
Ciò avviene anche grazie alla dopamina che è un vero e proprio stimolante e contribuisce a farci sentire più felici e ottimisti. L’innamoramento pare offrire al corpo e allo spirito un’occasione per sperimentare in certi momenti della vita un’emozione che travolge, conquista e contribuisce a migliorare le azioni e gli intenti. Quando si è innamorati si compiono atti di solidarietà e di carità più volentieri. Ci si mette in gioco in prima persona e si cercano modi per aumentare il benessere dell’altro. In nome dell’amore di qualcuno si può affrontare una malattia grave, la paura, vincere una condizione frustrante di vita e far germogliare stimoli nuovi e progetti che, se condivisi, possono condurre al matrimonio o alla convivenza.
Questo può essere il raggiungimento del sogno di un innamorato che vive la progettualità della costruzione di una famiglia. La convivenza è il modello più usato e più semplice da realizzare: è pratico, immediato e non comporta rischi economici né sociali.

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