Passeggiare nel verde sostiene la salute cardiovascolare ma anche il tono dell’umore: ridimensiona le preoccupazioni e restituisce creatività ed energia

Camminare è un modo semplice per essere consapevoli della nostra vita. Perché focalizziamo la nostra attenzione sull’esperienza concreta del cammino: sul movimento, lo spazio, il percorso e mentre ci muoviamo tutti i sensi si attivano per cogliere ogni elemento esterno, dal vento sulla pelle alle irregolarità del terreno fino alla temperatura, il sudore, la fatica. Senza dimenticare che un’attività fisica regolare è un’alleata fondamentale per la nostra salute cardiovascolare. Camminare, meglio se a passo lesto, aiuta ad abbassare pressione e livello dei trigliceridi con un ridotto impatto a livello articolare rispetto ad altre discipline. Il tutto allontanando lo stress, abbassando le tensioni e la tristezza e conquistando una buona dose di creatività come ha concluso una ricerca condotta dal Centro Integrato di Neuroscienze di Madrid, in Spagna. Un’ora di camminata al giorno, soprattutto in ambienti naturali, è terapeutica e migliora la qualità della vita. L’abitudine, la ripetitività e l’automatismo sono nemici del cervello, favoriscono lo stress, le nevrosi e l’infelicità. Ritagliarsi uno spazio per uscire dagli schemi e passeggiare a contatto con la natura fuori dagli schemi contribuisce a eliminare le preoccupazioni, rilassando la mente e a migliorare l’umore grazie al rilascio del cortisolo, l’ormone di risposta allo stress, ponendo quindi le basi di maggiore fiducia e ottimismo.

Quando il cammino diventa un viaggio spirituale

Molte persone scelgono come vacanza un periodo di pace e meditazione nella natura intraprendendo un viaggio a piedi e percorrendo strade panoramiche e battute nei secoli da milioni di persone per crescere e migliorare. Tipico esempio è il Cammino per Santiago di Compostela dove, peraltro, gli italiani sono i più numerosi. Già dopo tre giorni ansie e preoccupazioni si allentano. Camminare nella natura, in silenzio, concedersi spazio per scoprire un ruscello o dei fiori è un modo per trovare se stessi nella semplicità. Sulle antiche vie - Compostela ma anche la via Francigena - non si è mai soli. Il cammino si condivide e così le esperienze si confrontano, le fragilità si rilevano e le risposte si fanno più immediate. Camminare è una bella metafora del lavoro terapeutico: ogni momento va vissuto intensamente perché ricco di emozioni e di significati, di imprevisti, anche, da imparare a gestire con amore, serenità e, perché no, intraprendenza.   


A PIEDI NUDI NEL PARCO

Uscire dai propri schemi, dimenticare il cellulare e abbandonarsi alla scoperta di nuovi percorsi aiuta a custodire la serenità, a stuzzicare la fantasia e a essere più elastici.

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