Stanchezza, confusione, insonnia, un po’ di malinconia: riprendere le redini del lavoro e dello studio dopo le vacanze richiede un nuovo adattamento, non per tutti immediato. Dalla riorganizzazione delle giornate ai buoni propositi, come trasformare il ritorno alla quotidianità in un’occasione di miglioramento
Le giornate volgono verso il cambiamento e si accorciano mentre le fatiche aumentano. La sensazione di tornare alla “gabbia” della routine quotidiana può rendere l’umore instabile e sottoporre a stress, ovvero alla capacità di riadattamento psicofisico. Al rientro dalle vacanze per molti di noi tutto sembra più difficile da affrontare. Non si riesce a riprendere il “ritmo”, ci si sente sfasati e si vive la giornata che ricomincia con nervosismo, ansia e mancanza di volontà. Si avverte una sensazione di stanchezza inspiegabile considerando il periodo di pausa appena trascorso. La sensazione di spossatezza è in parte fisiologica, causata dal riadattamento del fisico a orari e doveri diversi, e in parte psicologica e legata all’accettazione della ripresa del solito carico di responsabilità lavorative e familiari.
Portare l’energia delle vacanze a casa
Il contesto della vacanza è dominato dall’assenza della sveglia programmata e dalla prevalenza di attività piacevoli e di svago. Quando si avvicina la ripresa lavorativa bisognerebbe concentrarsi sulla possibilità di mantenere lo svago tra gli obiettivi del quotidiano. Un esempio? Sì all’iscrizione in palestra ma non per senso del dovere o “solo” per dimagrire ma pensando, anche, al piacere di svagarsi, fare movimento, magari provare esercizi e corsi nuovi, stringere amicizie. È lo spirito che ci anima verso gli obiettivi che ci poniamo a rendere entusiasmante o meno l’impegno quotidiano. L’energia che viviamo in estate durante le vacanze può accompagnarci, rivisitata, anche per tutto il resto dell’anno se proviamo a portare nella gestione delle nostre attività ottimismo e obiettivi sensati, soprattutto rispetto alla gestione del tempo e del nostro benessere.
Organizzare con cura le giornate:
sì al lavoro ma anche allo sport e allo svago
Essere in forma d’estate si associa alla snellezza, all’abbronzatura, allo sport, all’alimentazione sana, mentre in inverno “solo” all’assenza di malattie. Il senso di benessere deve invece essere costantemente ricercato e mantenuto come stile di vita. Basta trovare un tempo per ogni attività e dividere la giornata concedendosi sempre un momento piacevole per dedicarci a quanto ci rilassa e ci fa stare bene, che si tratti di fare sport, cucinare, leggere o passeggiare. Ognuno di noi trarrà giovamento a rientrare nelle proprie competenze, se svilupperà questo principio di conservazione del proprio interesse alla salute inteso come benessere a 360°. La gioia e l’entusiasmo si manifestano se ci sentiamo soddisfatti e questo avviene quando i nostri bisogni sono appagati e i nostri obiettivi sono raggiungibili.
Tornare sui banchi di scuola
È importante riprendere l’elenco delle materie, rivedere il lavoro fatto e quello rimasto in sospeso. È utile ripassare aprendo i libri o i quaderni per prepararsi a ciò che si sta per affrontare: bastano pochi gesti. All’università è importante aggiornarsi sulle materie da frequentare, i libri da cercare e organizzarsi con la suddivisione del tempo tra ore di lezione, di studio, di svago e per le uscite. La gestione delle risorse personali e del tempo garantisce continuità e successo. Raggiungere gli obiettivi scolastici significa impegno ma anche aver sfruttato al meglio capacità ed energie. Il contesto rende poi più agevole la combinazione. Vivere e studiare in uno spazio luminoso, silenzioso, pulito e ordinato favorisce la concentrazione e la memorizzazione dei concetti e diminuisce le fonti di stress nocivo.
Anche per bambini e ragazzi il rientro può essere una fonte di stress. Concediamo ai nostri figli il tempo e lo spazio necessari per riabituarsi alla sveglia, alla sedentarietà e ai compiti anche se questo significa sacrificare un giorno di vacanza. Sonno, alimentazione, attività fisica e poca tecnologia: questa è una buona “ricetta” per sostenerli in questa fase di cambiamento e per tutto l’anno nell’affrontare nuove sfide. Un ultimo consiglio: non esageriamo con le attività extrascolastiche e lasciamo anche a loro qualche ora libera.
Consigli per una buona ripresa:
- Insonnia, sbalzi d’umore, svogliatezza: all’estero chiamano Post Vacation Blues quella difficoltà mista a insofferenza a tornare nei ranghi dopo un periodo di vacanza dal lavoro o dallo studio. A volte lo stress da rientro comprende anche mal di testa e gastrite, gli stessi disturbi di cui soffre chi, al contrario, non riesce a staccarsi dal lavoro. Gradualità e ottimismo sono le parole d’ordine per affrontare il rientro.
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Riprendiamo il più possibile gradualmente le attività quotidiane: evitiamo di passare nell’arco di 12 ore dalla spiaggia alla scrivania.
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Rispettiamo le ore di sonno, che sono il reale momento in cui l’organismo si riprende dalla fatica.
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Se in vacanza siamo stati attivi, cerchiamo di esserlo anche a casa: l’attività fisica regolare è indispensabile per la salute e l’equilibrio psicofisico, aiuta a diminuire lo stress e a dormire meglio.
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Aiutiamo il nostro organismo a riprendere il giusto ritmo curando con maggiore attenzione l’alimentazione soprattutto se in vacanza abbiamo esagerato tra aperitivi, grassi e dolci.
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Approfittiamo delle belle giornate per stare all’aria aperta, magari in pausa pranzo, con una passeggiata o una gita nel week-end.
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Continuiamo a concederci del tempo per le pause e le attività piacevoli: iniziamo l’anno pianificando bene il lavoro e lo studio senza dimenticare i necessari spazi di svago.
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Se si presentano sintomi seri di ansia e crisi di adattamento non aspettare e cercare aiuto.